Le iniziative della settimana….

martedì 12 ore 18.00 – ‘Desaparesidos del Mediterraneo’: incontro con Imed Sultani, Presidente di Terre pour Tous, Associazione dei parenti dei migranti tunisini scomparsi.

L’approdo sulle nostre coste di migliaia di migranti ci racconta un Mediterraneo sempre più militarizzato. Un Mediterraneo che, giorno dopo giorno, perde la sua funzione di spazio di incontro e scambio, diventando invece una frontiera sempre più difficile da attraversare. A testimoniarlo, i corpi che ci restituisce il mare. Eppure c’è una moltitudine di storie “invisibili”, storie di chi è partito ed è sparito nel nulla. Sono le storie dei “desaparesidos” del Mediterraneo. Una lunga lista di persone scomparse nel tentativo di raggiungere la Fortezza Europa. A rivendicarne verità e giustizia ci sono i familiari. Martedì pomeriggio proveremo a capire, insieme ai familiari dei tunisini scomparsi in visita in Italia, cosa è successo negli ultimi dieci anni nel Canale di Sicilia. Conosceremo da vicino le rivendicazioni dei familiari e le responsabilità imputate all’Europa – in primis, all’Italia – per queste scomparse.
Sarà, inoltre, presente Alessandro Triulzi dell’Archivio delle Memorie Migranti e membro del Comitato Nuovi Desaparecidos del Mediterraneo. Modera Lorenzo Declich.

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Programma:
ore 18.00 – proiezione ‘I messaggeri’, documentario di H Crouzillat e L. Tura (60′, sottotitoli in ITA)
ore 19.00 – incontro con Imed Sultani, presidente di Terre pour Tous, Associazione dei parenti dei migranti tunisini scomparsi, e Alessandro Triulzi, Archivio delle Memorie Migranti e membro del Comitato Nuovi Desaparecidos del Mediterraneo, modera Lorenzo Declich

ore 19.45 – proiezione ‘Mediterraneo, la nostra frontiera liquida’, corto di Rosalba Ferla e Gabriella Guido. Con foto di Massimo Sestini, vincitore del World Press Photo, voce e testi di Erri De Luca.

 

mercoledì 13 ore 18.30Presentazione di 2 romanzi: ‘La banda della culla’ e ‘Adua’ di Francesca Fornario e Igiaba Scego, modera Valeria Brigida. Partecipa Manuela Campitelli di Genitori Precari.

La banda della culla

Claudia e Francesco, studenti fuori sede, desiderano un lavoro vero per poter avere un bambino. Quando lei rimane incinta si danno tre mesi di tempo, fino allo scadere dei termini legali per l’aborto, per riuscire a strappare un’assunzione, giurando a ogni colloquio di essere molto meno qualificati di quello che sembrano e di non avere alcuna intenzione di riprodursi. Veronica ha un lavoro ben pagato nel talk show di punta della Tv pubblica come inviata che non viene inviata da nessuna parte. Ha una casa confortevole e una relazione con Camilla, sua compagna da dieci anni. Ma la legge, in Italia, non consente a una coppia omosessuale di mettere al mondo un figlio. Giulia ha una casa e un lavoro a tempo indeterminato, ed è sposata in chiesa. Ma come il dieci per cento delle donne ha una disfunzione alle ovaie che non le consente di rimanere incinta se non ricorrendo al seme di una donatrice. E la legge, in Italia, non lo permette. Vorrebbe adottare un bambino, ma suo marito Miguel, figlio di desaparecidos argentini cresciuto in Italia, ha precedenti penali a causa della legge Bossi-Fini…

Adua

Igiaba Scego nel suo romanzo ci racconta la storia di una donna matura,Adua, che vive a Roma da quando ha diciassette anni. Adua è una Vecchia Lira, così i nuovi immigrati chiamano le donne giunte nel nostro paese durante la diaspora somala degli anni Settanta. Ha da poco sposato un giovane immigrato sbarcato a Lampedusa e ha con lui un rapporto ambiguo, fatto di tenerezze e rabbie improvvise. Adua è a un bivio della sua vita: medita di tornare in Somalia, paese che non ha più visto dallo scoppio della guerra civile. Ormai è sola Roma, per questo confida i suoi tormenti alla statua dell’elefantino del Bernini che regge l’obelisco in piazza Santa Maria sopra Minerva. Piano piano racconta a questo amico di marmo la sua storia: suo padre Zoppe, ultimo discendente di una famiglia di indovini, lavorava come interprete durante il regime fascista e negli anni Trenta baratta involontariamente la sua libertà con la libertà del suo popolo. Adua, fuggita dai rigori paterni e dalla dittatura comunista, approda a Roma inseguendo il miraggio del cinema. Romanzo a due voci, quella di un padre e di una figlia, Adua indaga il loro rapporto impossibile e ci racconta il sogno di libertà che ha consumato in modi e tempi diversi le vite di entrambi.

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giovedì 14 ore 20.30Cena con autore: incontro con Paolo Foschi (prenotazioni al numero 06/89360511)
Appuntamento mensile organizzato in collaborazione con la libreria Pagina 348, la cena con autore unisce il piacere della lettura a quello per la buona tavola! Seduti a cena con l’autore, gustando piatti prelibati, Paolo Foschi, presenterà ai commensali il suo ultimo libro ‘Omicidio al Giro’.

Omicidio al Giro

Alla vigilia del Giro d’Italia, il favorito Paolo Fallai muore in un misterioso incidente stradale mentre si allena sulle strade alla periferia di Roma. L’inchiesta viene affidata alla Sezione crimini sportivi guidata da Igor Attila, con l’esplicito invito a chiudere in fretta il caso e senza alzare troppo polverone. Il commissario-pugile, fra colpi di scena e episodi divertenti, si getta invece a capofitto nelle indagini determinato a scoprire la verità, come sempre affiancato dall’odiosa vice Chiara Merlo e dagli altri uomini della Squadra. Fra prove scomparse, misteriosi viaggi dei protagonisti in Calabria e in Turchia, sospetti di doping e parallelismi con il dramma umano di Marco Pantani, l’inchiesta sembra arenarsi. Intanto Igor Attila vive l’ennesima crisi personale con il suo compagno Titta che lo mette di fronte a un aut aut senza (apparente) via d’uscita, mentre Chiara Merlo si ritrova al centro di un triangolo d’amore che rischia di interferire con le indagini. E proprio quando il commissario si prepara a gettare la spugna, l’inchiesta riparte su una nuova pista, grazie a un’intuizione casuale che porterà all’imprevedibile soluzione del caso proprio all’arrivo della prima tappa del Giro d’Italia, a Sanremo.

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