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Casetta Rossa Soc. Cooperativa nasce nel 2014 con il fine da un lato di rafforzare l’Associazione di Promozione Sociale Casetta Rossa nella gestione degli immobili affidati in convenzione nel 2013 del Parco pubblico Tashunka Witko detto Parco Cavallo Pazzo, dall’altro di creare opportunità di lavoro e occupazione secondo le modalità e gli indirizzi previsti dal proprio Statuto. Abbiamo potuto constatare che la cooperazione sociale del lavoro è un’esperienza preziosa sotto molti punti di vista e che coinvolge non solo noi impegnati nel lavoro specifico ma anche una rete sul quartiere e non di aziende e commercianti.
In particolare, Casetta Rossa Soc. Cooperativa si occupa della gestione dell’attività di somministrazione all’interno di una porzione di area all’interno del Parco, dove sorgeva un manufatto preposto a magazzino del servizio giardini, in pratica uno spazio abbandonato. tale immobile è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla riqualificazione dei locali e delle aree da destinare prevalentemente a biblioteca/sala lettura e in generale ad attività culturali.
Il progetto di lavoro si fonda su una idea di impiego che rispetti la dignità umana. Contratto, orari compatibili con lo sviluppo e rispetto della vita privata, convivialità, accoglienza, qualità delle materie prime e dell’elaborato finale. Nel tempo la Cooperativa ha ampliato le proprie attività rivolgendo la propria attenzione anche verso altri settori, rimanendo tuttavia caratterizzata dal medesimo spirito statutario.
Queste risorse sono rivolte anche alle persone indigenti attraverso il progetto del Pasto Sospeso, progetto lanciato nel 2017 insieme a Erri De Luca.
Si rifà alla tradizione napoletana del caffè sospeso con l’idea di trasformare questa pratica nel dono di un vero e proprio pasto. L’obiettivo, sin da subito, è stato quello di contribuire a migliorare le condizioni di vita di chi vive in situazione di difficoltà.
In concreto, ogni persona che passa per Casetta Rossa può donare un pasto dal valore minimo di 5 euro, ogni persona che ne ha bisogno può richiedere un pasto da consumare. Solo il primo anno (2017) sono stati distribuiti oltre 3000 pasti e nel 2018 oltre 4000. Dal 2019 al 2023 la media di pasti distribuiti è stata di circa 3500. La media dei pasti sospesi donati invece è stata di circa 2500.
Il cibo è quindi oggetto di una interpretazione di scambio o di incontro: si offre cibo, si fa ristoro e nel contempo si offre la possibilità di fruire di cultura, laboratori e attività.
Orari di apertura: